Il Contratto di locazione d’immobile ad uso turistico è una particolare forma contrattuale, dove l’abitazione è concessa in locazione allo scopo di soddisfare esigenze abitative di natura transitoria del conduttore per un periodo non superiore a 3 mesi.
Il conduttore dichiara nel contratto di usare l’immobile locato come abitazione secondaria per week-end e quindi per finalità turistica, escludendo pertanto tale contratto dalla disciplina giuridica che regolamenta i classici contratti di locazione come quelli transitori fino a 18 mesi o quelli concordati della durata 3+2 o quelli liberi della durata 4+4.
Sempre nel contratto il conduttore dichiara di avere la disponibilità di altro immobile come abitazione principale fuori il Comune ove è situata l’abitazione presa in locazione.
Il Contratto Transitorio per finalità turistica
Il Contratto di locazione turistica riguarda gli alloggi dati in affitto, in tutto o in parte, per finalità esclusivamente turistiche, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, lettera c), della legge 9 dicembre 1998, n. 431 (Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo). Il contratto di affitto turistico viene tecnicamente definito come “Contratto di Locazione Transitoria per Finalità Turistica”, questa tipologia contrattuale è regolato dagli articoli 1571 e seguenti del Codice Civile.
Differenza tra Affitto Breve e Affitto Turistico
La durata di un contratto ad uso turistico non può superare i 3 mesi, mentre per Affitto Breve si intende un contratto di locazione non superiore a 30 giorni.
L’obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate
Fino al 2022 non era previsto l’obbligo di registrazione per i contratti di durata inferiore a 30 giorni, l’Agenzia delle Entrate con un Provvedimento del 17 Marzo 2022 ha stabilito che anche per gli Affitti Brevi inferiori a 30 giorni esiste dal 2023 l’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro la data del 30 giugno dell’anno successivo alla data di stipula del contratto, dei seguenti dati:
- Nome e Cognome e Codice Fiscale del Conduttore
- Codice fiscale del locatore
- Durata del contratto,
- Indirizzo dell’immobile locato
- Importo del corrispettivo lordo
- Anno di riferimento
- Dati catastali dell’immobile locato.
La Cedolare secca nelle locazioni brevi ad uso turistico
Anche per i contratti brevi ad uso turistico è possibile applicare la cedolare secca, sui redditi derivati da questo tipo di affitto si può scegliere di pagare una tassazione piatta del 21%, questo ai sensi del DL n. 50/2017 convertito nella legge 96/2017 pubblicata sulla G.U. n. 144 del 23 giugno 2017. In alternativa alla Cedolare Secca è possibile scegliere anche il regime di tassazione ordinaria con l’imposizione in base alle aliquote Irpef.
La Normativa sul contratto di affitto turistico
La disciplina per gli Affitti Turistici è esclusa dalla riforma delle locazioni, come
specificato nella legge stessa (n. 431/1998, art. 1, commi 2 e 3.), pertanto tale contratto è disciplinato unicamente dal Codice Civile.
Le principali caratteristiche del Contratto di Affitto Turistico
Un affitto per essere di natura turistica deve avere le seguenti caratteristiche principali:
- Durata massima del contratto pari a 3 mesi;
- Utilizzo esclusivamente abitativo dell’immobile con finalità turistica;
- Il contratto si risolve automaticamente al termine della locazione senza necessità di comunicazione di disdetta;
- Non è possibile sublocare l’immobile;